mercoledì 23 novembre 2022

Review Tour: Bang Bang di Chiara Kiki Effe, Tullio Colombo

 

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Tour del romanzo Bang Bang di Chiara Kiki Effe e Tullio Colombo edito Ode Edizioni. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme tutti i dettagli.





Sinossi:

Anni Settanta.
In una Milano frastornata dal terrorismo e da gruppi politici estremisti, Elio e Micol si innamorano e gettano le basi per il loro futuro.
A volte, però, non tutto va per il verso giusto. Micol si trova invischiata in una situazione senza via d’uscita, costretta suo malgrado a prendere delle decisioni che cambieranno in modo drastico la sua vita e quella di chi lei ama.
Quando due anime gemelle sono costrette a separarsi, sono anche destinate a ritrovarsi?

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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)



Tra la fine degli anni sessanta e la prima metà degli anni ottanta l'Italia intera fu scossa dal terrorismo politico: progressivamente sconfitto fino a ridursi a una dimensione marginale e sempre meno in grado di colpire, il terrorismo italiano rimane però uno dei nodi essenziali della nostra storia recente, soprattutto perché ci racconta di una intera gioventù.

Nella Milano di fine anni ’70, in quella città ancora così in balìa delle ideologie, delle idee di morte dirette allo Stato e alle sue istituzioni, si muove Micol, una ragazza quasi alla fine dei suoi studi liceali, innamorata della vita e di Elio, un compagno di scuola di appena un anno avanti a lei.

Piena di speranze e di progetti, alle soglie dell’estate, vive quel loro amore come una bolla; ma quella bolla non è una bolla, è solo una parentesi perché la vita, irromperà nella loro storia, definendo tutta la loro esistenza.

E la vita vera per loro è quel compagno di scuola che coinvolge Micol proprio in quelle vicende drammatiche: Elio e Micol abbandoneranno le loro speranze perché costretti a scelte non volute, a lavori che li cambiano dentro, a ritorni che hanno il sapore della sconfitta dell’anima.

Quando nelle pagine sembra di essere a un passo dalla speranza che si ritrovino e la verità emerga, alla fine questa sfugge sempre e prevale nel lettore quasi un senso di impotenza: non ci sono verità che si possono dire o raggiungere, e nei due protagonisti prevale una sorta di amara disillusione.

 

«Era come se, autoinfliggendosi quella tortura, solleticasse le cicatrici, quelle che sentiva un po' ovunque, che stavano lì a ricordargli quanto fosse facile ferirsi amando qualcuno. Soprattutto se quel qualcuno non c’è più.»

 

La penna congiunta dei due autori, di formazione e provenienza narrativa diversa, riesce a dare il giusto bilanciamento delle due sensibilità diverse dei protagonisti.

 

«Lei lo stava “vedendo” forse per la prima vera volta, da che ne sapeva. Lui, invece, si rese conto di averla guardata un milione di volte convincendosi di aver visto tutto, ma non era così.»

 

Un libro quasi scritto in presa diretta, come una sorta di fermo immagine sulla storia di quella generazione che sacrificò la propria gioventù e speranze di futuro per un ideale, lontanissimi da quella attuale, per questo ancora più particolare e sicuramente da leggere.


Valutazione: 5 stelle!

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