venerdì 4 novembre 2022

Review Party: Il gol dell'amore di S.P. Hopeful


Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party de Il goal dell'amore di S.P. Hopeful. La nostra Kathleen l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme tutti i dettagli.


Trama

Quando lo sport è parte integrante della propria vita tutto si guarda con occhi diversi. Lo sa bene Daniel Mancini, figlio del centavanti della nazionale italiana Marco.
Daniel ha tutto nella vita: carriera, fortuna, donne.
A lui non interessa più l’amore… o almeno così crede fino a quando non si scontra di nuovo con quella “ragazzina”.
Lei Aurora. Erano anni che non la vedeva.
Aurora non è una delle tante, è testarda, lo sfida di continuo e non è per niente il suo tipo…

Ci hanno provato, creduto tuttavia una parte di loro resta legata a quel sentimento di timore che non li fa spiccare il volo.
Riuscirà l’amore a superare gli ostacoli?


Il parere di Kathleen (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)


Attratta dallo sfondo calcistico che racchiude la storia, mi sono avventurata nella conoscenza di quest'autrice. Questo infatti è il primo libro che leggo di lei.

Tra le righe di questo romanzo ho fatto la conoscenza di un giovane Daniel, promessa del calcio che lascia la sua famiglia per inseguire il suo sogno: diventare un campione ed esserlo in una delle società più importanti al mondo, il Real Madrid. Daniel è figlio di un campione che ha reso onore alla nazionale italiana e che gli ha trasmesso la determinazione e la passione per questo sport.

Una cosa che ho molto apprezzato, infatti, è il carattere del nostro protagonista. Caparbio, con le idee chiare e con la voglia spasmodica di realizzare il suo sogno. Nulla può fermarlo, niente e nessuno ostacolerà questa sua voglia di arrivare in alto.

Quando lo rincontriamo dieci anni dopo, nonostante la sua spavalderia, ha già messo in gioco il suo cuore e ne è uscito sconfitto. L'amore che lui pensava di aver trovato gli si è ritorto contro e gli ha lasciato addosso la consapevolezza che il sentimento che tutti decantano è solo una fregatura.

Per questo non si lascia sfuggire nessuna occasione, finendo spesso nel mirino dei paparazzi.

Anche la co-protagonista Aurora la pensa come lui: l'amore fa schifo e aspetta solo il momento adatto per farti fuori.

Aurora è la migliore amica di Cassandra, sorella di Daniel, ed è la figlia del migliore amico del padre di Daniel.

I nostri protagonisti si conoscono da una vita, ma non si conoscono affatto e il loro continuo litigare su tutto e per tutto ne è la riprova.

Aurora, difatti, ama da sempre il calcio tanto quanto il nostro protagonista e lo pratica in una squadra affiatata e competitiva che però è costretta ad abbandonare. Inoltre, per concludere la sua tesi di laurea, le vengono offerte sei settimane a Madrid, nella società calcistica in cui gioca Daniel, per completare il suo lavoro.

Sei settimane durante le quali Aurora e Daniel dovranno convivere per volere dei loro genitori.

Sei settimane che possono durare una vita, o che la possono cambiare.

Respirare la stessa aria pare impossibile per i nostri ragazzi, dialogare in modo normale, pure.

Lei lo reputa solo un pallone gonfiato, uno sbruffone a cui tutto è concesso, lui è convinto che Aurora sia solo una ragazzina viziata a cui è stato regalato tutto.

Eppure, quella passione che li accomuna potrebbe essere la loro chiave di lettura, il solo modo per trovare un punto d'incontro e iniziare a conoscersi.

Ho apprezzato i momenti sul campo di calcio durante le partite. Ho amato la passione verso questo sport che traspare tra le righe e, come ciliegina sulla torta, mi sono piaciuti molto anche i personaggi secondari.

Cassandra e Raul (migliore amico e compagno di squadra di Daniel), mi sono stati simpatici da subito e, allo stesso modo, ho apprezzato gli spazi che gli sono stati concessi e i momenti in cui sono risultati fondamentali.

Ammetto che con Daniel è stato amore a prima vista, cosa che purtroppo non posso dire per Aurora. Troppo spesso mi è apparsa come una vera e propria ragazzina immatura. Nella maggior parte dei casi, a differenza di Daniel, non le sarei mai corsa dietro e l'avrei lasciata nelle sue convinzioni. Forse la scintilla dell'empatia con lei non è scattata e non sono riuscita a viverla appieno e nemmeno a gustarmi la storia nella sua completezza. Nel mio cuoricino Daniel meritava di più, non me ne abbia l'autrice.

Nonostante questa pecca che ha gravato sul mio rapporto con il romanzo, questa storia sa comunque  tenere compagnia al lettore e sa regalare degli scorci interessanti sul colorato mondo del calcio e sui sacrifici che si nascondono dietro quella copertina patinata e ricca di personaggi che riempiono i rotocalchi. Perché finché non si è dall'altra parte della barricata, certe dinamiche sono incomprensibili, proprio come lo stress e il duro lavoro che gli atleti affrontano ogni giorno.

Se avete voglia di perdervi tra i campi di calcio, siete nel posto giusto.

Spero possiate entrare in sintonia coi nostri ragazzi meglio di come è capitato a me e di godervi a trecentosessanta gradi quest'avventura.

Per me (scusa mia cara, ma Aurora proprio mi è rimasta sullo stomaco), quattro stelle solo per l'affetto che provo per il tuo Daniel.


Valutazione: 4 stelle.

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