sabato 11 aprile 2020

Review Party: Hate di Ylenia Luciani

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del nuovo romanzo self di Ylenia Luciani, Hate. Vediamo insieme i dettagli.


Trama

Cambridge, Massachusetts 2000.
Los Angeles, California 2020.
Shirley Miller ha gli occhi più azzurri del cielo e i capelli biondi come il grano; potrebbe essere la ragazza più bella di tutta l’high school se non fosse che l’amore per il cibo l’ha portata a pesare centoquindici chili. Per questo motivo a scuola è isolata e derisa da tutti e più viene denigrata, più mangiare cibo spazzatura diventa il suo cuscinetto per non soffrire.
Nessuno è interessato a lei e quando Noah Larson, il ragazzo più bello e ambito della scuola, le chiede un appuntamento, lei capisce subito che potrebbe trattarsi di una squallida scommessa, ma, nonostante tutto accetta, perché da un anno è segretamente innamorata di lui e sarebbe disposta a qualsiasi cosa pur di baciarlo.
Quanto accadrà in quelle poche ore, però, lacererà la sua anima per tutta la vita e quando, vent’anni dopo, si rincontreranno, inizierà per lei una dura battaglia per annientarlo, esattamente come ha fatto lui.
Perché lo odia così tanto? Che cosa è successo di grave quella sera da non poter essere dimenticato?
Entrambi si troveranno di fronte a due sentimenti contrastanti che nemmeno il tempo trascorso è riuscito ad assopire e alla fine, Shirley, dovrà fare i conti con il suo odio e con la verità.
ROMANZO AUTOCONCLUSIVO.

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Il mio parere (prodotto letto con ku) 

L'amore segue delle vie lunghe e complicate e spesso per paura, omologazione e stupidità si compiono gesti insensati. Noah Larson ha diciassette anni, una famiglia importante e la fama di latin lover. Una scommessa con i suoi amici cambierà il corso della sua vita e quella di Shirley Miller, la "cicciona" della scuola.
Shirley ha solo quindici anni, nessuna amicizia e il peso addosso di centoquindici chili. Affoga tutta la sua disperazione nel cibo spazzatura che ingurgita senza pensarci troppo. Non è facile ignorare le risatine degli altri ragazzi, essere additata come la cicciona, consapevole che nessun ragazzo le si avvicinerà eppure lei sopporta tutto ciò e cerca di non pensare a quello che prova per Noah.
Dopo un inizio scoppiettante, veniamo proiettati vent'anni dopo nelle loro vite.
Noah è un avvocato di successo, Shirley l'assistente di un regista di Hollywood.
Non si sono più rivisti da quella sera eppure qualcosa è cambiato per entrambi.
L'autrice affronta dei temi attuali come il bullismo e l'obesità, dimostrando che spesso l'amore va oltre l'apparenza fisica.

"Da quella sera in cui sono stato con Shirley il mio stomaco non ha smesso un secondo di girare come un vortice. Non capivo, non mi spiegavo il perché di una simile reazione, ma adesso lo so, io mi sono innamorato di lei non appena ho capito che era una ragazza speciale, diversa dalle altre, ho solo avuto paura dei suoi chili, paura di essere deriso, di diventare uno sfigato."

La voce di Noah rivela quanto sia difficile e "malata" questa società dove conta l'apparire, il ruolo e il buon nome della famiglia. Sa di aver sbagliato anni prima e lo ammette, senza difficoltà, dimostrando di essere cresciuto e cambiato.

"Passiamo la maggior parte della nostra esistenza a preoccuparci di far carriera per aumentare il conto in banca, credendo che ci porterà dritto alla felicità, quando l’unica cosa importante è la famiglia e io ho letteralmente fatto a pezzi la mia."

Il suo personaggio ti cattura e se da un lato ti vien voglia di prenderlo a schiaffi, dall'altro c'è una sorta di comprensione per quello che è stato.
Shirley è una protagonista forte, diventata una donna dalla lingua biforcuta e che conserva un odio per Noah che appare immotivato. Ne ha passate davvero tante ma è rimasta sempre in piedi e per questo mi è piaciuta più di tutti.
La trama è scorrevole, i dialoghi ironici e ben costruiti, la storia originale e il colpo di scena per nulla scontato.
Una storia che consiglio a tutti e che rafforza l'idea che l'amore va oltre l'aspetto fisico.

Valutazione: 4 e mezzo.

Non perdetevi tutte le altre tappe!

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