martedì 28 aprile 2020

Recensione: M'ama o non m'ama di Sariah Wilson

Buongiorno sognatori, la nostra Martina ci parla oggi di M'ama o non m'ama di Sariah Wilson, edito Newton Compton Editori. Vediamo insieme che cosa ne pensa.



Trama

Ricevere l’apprezzamento di Ryan De Luna, una delle più famose pop star al mondo, per Maisy Harrison è semplicemente incredibile. Non avrebbe mai potuto immaginare che, caricando la cover di una delle sue canzoni su YouTube, potesse ricevere un invito in grado di cambiarle la vita: aprire il concerto di Ryan insieme alla sua band. La musica, per Maisy, è tutto. Ha solo una regola da rispettare: mai innamorarsi di un musicista. E con un donnaiolo come Ryan nei dintorni, è più determinata che mai. Peccato che lui sia in grado di farla letteralmente sciogliere. E le ha persino chiesto aiuto per riabilitare la sua immagine di playboy sconsiderato. Riuscirà Maisy a recitare la parte della sua ragazza durante il tour senza lasciarsi coinvolgere troppo? Ryan non ha mai conosciuto nessuna come Maisy. È l’unica che sembra vederlo per quello che è veramente al di là del suo status di celebrità. Più tempo passano insieme e più si accorge di provare qualcosa per lei. Deve solo convincerla che può fidarsi di uno con una pessima reputazione come lui…

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Il parere di Martina (prodotto acquistato)

Buongiorno, lettori. Oggi vi parlo dell'ennesimo romanzo targato Newton Compton, che ho letto in questi interminabili giorni, un music romance. Conoscevo l'autrice Sariah Wilson per il suo precedente libro "Un adorabile impertinente", che mi era piaciuto parecchio. Così ho approfittato di una delle offerte del fine settimana Newton per acquistare anche questo, ma… non mi è sembrato all'altezza del precedente. Vediamo perché.
La protagonista è Maisy, la cui vita è una vera tragedia greca (forse un po' troppo): una madre con una lesione cerebrale permanente, un padre che l'ha abbandonata, problemi economici… insomma, le vanno davvero tutte storte. Almeno fino a quando la sua amica Angie non la porta al concerto della popstar del momento, Ryan De Luna, la cui vita è anch'essa una tragedia greca. Coincidenze? Non credo. I due sembrano fatti uno per l'altra, c'è attrazione fin dal primo battibecco e Ryan sembra determinato a saperne di più di questa ragazza adorabilmente impertinente. Così, per uno scherzo del destino, scopre che Maisy è la cantante della band che condivide con i suoi fratelli e non c'è occasione migliore per avvicinarsi a lei che la musica. Ryan propone a Maisy di aprire i suoi concerti… il resto lo scoprirete leggendo.
La storia non è male, ma è tutto troppo! Troppa tragedia, troppa indecisione, troppi colpi di testa da parte di una protagonista che ho faticato a comprendere. Maisy è attratta da Ryan, ma per il trauma dell'abbandono da parte del padre è determinata a non far entrare alcun musicista nella sua vita, il che sarebbe anche comprensibile, fino a quando non diventa una scusa esagerata e poco credibile. Se si racconta di un amore così fulmineo e profondo il contrasto con le regole di vita della protagonista stride… non mi è piaciuta Maisy, ho visto il tentativo dell'autrice di leggere dentro al personaggio, di far passare le conseguenze di tutto ciò che la vita l'ha costretta ad affrontare, ma calcando troppo la mano si finisce per essere irrealistici. In particolare, verso la fine del libro, c'è una scena che proprio mi ha fatto scuotere la testa. Si tratta di un momento di allontanamento tra i due protagonisti che ha dell'assurdo. La reazione di lei non è in alcun modo giustificabile e non importa il background biografico del personaggio. Non mi è proprio piaciuta questa scena, per comportarsi così bisogna essere dei pazzi paranoici.
Insomma, Maisy è un personaggio davvero poco credibile. So perfettamente che alla base di ogni personaggio deve esserci un contrasto che lo renda interessante, ma qui il tentativo è naufragato. Maisy non accetta l'amore per Ryan in nome di regole che lei stessa si impone, si comporta in modo contraddittorio e a volte superficiale, ha delle reazioni non giustificate.
Ryan, invece, è un bel personaggio. È un tentativo di mostrare cosa c'è oltre il luccichio di una vita sotto i riflettori, di far vedere l'umanità dietro un personaggio pubblico. Non è una tematica nuova nel genere rosa, i music romance vertono in gran parte su questi aspetti, ma è pur sempre qualcosa che crea interesse. Ci sono dei tratti interessanti in questo personaggio, anche se è tutto costruito con l'intenzione di essere l'uomo perfetto per la donna che ha scelto di conquistare, sembra non avere difetti il ragazzo. Tuttavia, è quel genere di personaggio che in un romance sta bene, perché dà quel tocco di romanticismo che si addice a una favola dei nostri giorni. Ryan ha un suo background, una sua storia che tentano di renderlo reale, ma ciò che prevale sono i suoi gesti atti a catturare l'attenzione della ragazza che gli fa battere il cuore. Gesti quasi sempre molto plateali. È il cliché del musicista di successo che dedica le canzoni alla sua donna e che ci fa un po' sognare. Alla fine, è per questo che leggiamo i romance, no?
La presenza dei personaggi secondari, invece, è qualcosa di apprezzabile. Credo che siano addirittura meglio riusciti dei protagonisti. Hanno un loro ruolo nella storia e diventano motore d'azione in più di un'occasione, ciascuno con il suo carattere e la sua storia passata, che va a influire in ciò che sono diventati. I fratelli di Maisy sono una presenza costante, così come l'amica Angie, vedova di guerra, che ci consente di sfiorare il tema della perdita del proprio amore.
Sullo stile non ho nulla da dire, la narrazione è fluida e c'è una buona alternanza di dialogo, descrizione e azione. Il ritmo narrativo è sostenuto, non ci sono momenti di vuoto. I capitoli sono ben costruiti, ciascuno con la sua piccola trama interna. Insomma, la struttura del romanzo è buona.
Ciò che più mi ha lasciato con l'amaro in bocca è la trama. Ci sono diverse questioni che rimangono inspiegate, spunti che non vengono sviluppati, problematiche lasciate in sospeso… se alla storia d'amore si aggiungono elementi secondari che vanno ad arricchirla, bisogna poi chiudere tutti i circuiti. Invece, qui non viene fatto. È un peccato, perché ci sono dei buoni presupposti, ma il finale chiude solo la vicenda principale, ossia la storia d'amore tra i protagonisti, esattamente nel modo in cui ce la aspettiamo.
In conclusione, devo dire che non sono riuscita a entrare a pieno nella storia, né ho stabilito una connessione empatica con la protagonista, attraverso la quale viviamo le vicende. Non è un cattivo romanzo, si legge in maniera scorrevole e in poco tempo, ma ha un po' deluso le mie aspettative, create dal precedente libro della stessa autrice, che invece è davvero carino.


Valutazione: tre stelle

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