TITOLO: Intoccabile
AUTORE: Ylenia Luciani
FORMATO: sia digitale che cartaceo
PREZZO: 2,99 ebook, 9,90 cartaceo
EDITORE: selfpublishing
GENERE: romance contemporaneo
DATA DI PUBBLICAZIONE: 1 maggio 2019
Sinossi
Seattle 2019.
Mi chiamo Asher Jackson. Non amo i rapporti umani, non amo essere toccato.
Nella mia vita ho preso molte strade sbagliate, una su tutte ha segnato il mio destino.
Vivo con poche, inderogabili, regole: sesso, divertimento, nessun coinvolgimento, non più di una notte… L’arrivo di Arizona stravolgerà la mia esistenza; molte regole verranno infrante, molte barriere abbattute e, alla fine, il mio destino diventerà anche il suo.
Scappare o accettare la mia sorte?
La differenza la può fare solo lei…
Mi chiamo Asher Jackson. Non amo i rapporti umani, non amo essere toccato.
Nella mia vita ho preso molte strade sbagliate, una su tutte ha segnato il mio destino.
Vivo con poche, inderogabili, regole: sesso, divertimento, nessun coinvolgimento, non più di una notte… L’arrivo di Arizona stravolgerà la mia esistenza; molte regole verranno infrante, molte barriere abbattute e, alla fine, il mio destino diventerà anche il suo.
Scappare o accettare la mia sorte?
La differenza la può fare solo lei…
Estratto
Appoggio le mani alla vetrata e ammiro la città, ormai avvolta dal velo
dell’imbrunire, inspirando più volte prima di avere la certezza di
sentirmi meglio. Percepisco i passi di Arizona arrivare leggeri alle mie
spalle, mi volto cercando di non darle a vedere quanto siano stati
difficili per me questi dieci minuti, ma ciò che mi trovo davanti mi
riporta, inesorabilmente, allo stato d’animo di poco prima.
La sua concezione di dividere un appartamento con me, un uomo che scopa qualsiasi tipo di donna basta che respiri, un uomo che ama il sesso ed è capace di eccitarsi per un cartellone pubblicitario di una crema depilatoria, è quello di passarmi davanti con indosso una brasiliana e un reggiseno a balconcino.
Mi passo una mano tra i capelli e impreco mentalmente contro questa stupida donna. «Cosa diavolo stai facendo?» ruggisco puntandola negli occhi.
«Sto versando il tè, mi sembra evidente.»
«Intendo, nuda.»
Lei si volta con la fronte aggrottata. «Nuda? Ho la lingerie.»
«Arizona Manohar, hai quattro maledette valigie piene di vestiti!»
Senza rispondere continua a versare il liquido ambrato nella tazza, poi ripone il bollitore e la stessa sul tavolo per raffreddarne il contenuto e viene a piazzarsi davanti a me.
«Ash, siamo amici da un anno, abbiamo dormito sotto lo stesso tetto durante la nostra vacanza al mare e i miei costumi non sono certo più casti di questo completo intimo.»
«Qui non siamo al mare, siamo a casa mia.»
«Be’, per un mese sarà anche mia e io in casa giro così.»
«Non farmene pentire» asserisco duramente.
Lei sospira. Il suo corpo si avvicina al mio e le sue labbra si accostano lente al mio orecchio. «Se mai te ne dovessi pentire non sarebbe certo per questo, credimi.»
Dopodiché si volta di chiappe e torna nella sua camera, lasciandomi con la convinzione che non sarà facile per niente.
La sua concezione di dividere un appartamento con me, un uomo che scopa qualsiasi tipo di donna basta che respiri, un uomo che ama il sesso ed è capace di eccitarsi per un cartellone pubblicitario di una crema depilatoria, è quello di passarmi davanti con indosso una brasiliana e un reggiseno a balconcino.
Mi passo una mano tra i capelli e impreco mentalmente contro questa stupida donna. «Cosa diavolo stai facendo?» ruggisco puntandola negli occhi.
«Sto versando il tè, mi sembra evidente.»
«Intendo, nuda.»
Lei si volta con la fronte aggrottata. «Nuda? Ho la lingerie.»
«Arizona Manohar, hai quattro maledette valigie piene di vestiti!»
Senza rispondere continua a versare il liquido ambrato nella tazza, poi ripone il bollitore e la stessa sul tavolo per raffreddarne il contenuto e viene a piazzarsi davanti a me.
«Ash, siamo amici da un anno, abbiamo dormito sotto lo stesso tetto durante la nostra vacanza al mare e i miei costumi non sono certo più casti di questo completo intimo.»
«Qui non siamo al mare, siamo a casa mia.»
«Be’, per un mese sarà anche mia e io in casa giro così.»
«Non farmene pentire» asserisco duramente.
Lei sospira. Il suo corpo si avvicina al mio e le sue labbra si accostano lente al mio orecchio. «Se mai te ne dovessi pentire non sarebbe certo per questo, credimi.»
Dopodiché si volta di chiappe e torna nella sua camera, lasciandomi con la convinzione che non sarà facile per niente.
Nessun commento:
Posta un commento