giovedì 30 ottobre 2025

Recensione: Play along. Gioco perfetto di Liz Tomforde

 

Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo Play along. Gioco perfetto di Liz Tomforde, edito Always Publishing. Pronti a scoprire tutti i dettagli?




Trama



Un matrimonio finto è una partita a cui Kennedy non vuole giocare. L'amore vero è una partita che Isaiah si rifiuta di perdere. Solo con un gioco perfetto possono vincere entrambi.


Isaiah Rhodes, giocatore dei Windy City Warriors di Chicago, è l'anima della festa, quello che si assicura sempre che il morale della squadra resti alto.
Anche un campione di ottimismo però può crollare nell'anniversario del giorno peggiore della sua vita, e così Isaiah si ritrova in un bagno delle donne dell'impianto sportivo a tentare di soffocare il dolore. Immaginate la sua sorpresa nel trovarsi davanti la ragazza più bella che abbia mai visto, solo per accorgersi che anche lei è completamente sconvolta.
Kennedy Kay, fresca di laurea in medicina sportiva, ha appena sostenuto un colloquio per entrare nello staff medico della squadra, il suo lavoro dei sogni, ma l'umiliazione ricevuta dal suo nuovo capo sessista è dura da digerire. Che un giocatore della squadra assista al suo crollo non fa che aumentare il disagio, e anche peggio, lui la guarda con occhi innamorati.
Sono passati tre anni da quell'incontro e l'infatuazione di Isaiah per Kennedy non accenna a svanire. Ora che lei non è più fidanzata gli sforzi di Isaiah per conquistarla aumentano, così come i due di picche di Kennedy, che non può permettersi di mischiare lavoro e vita privata, figurarsi poi per frequentare un donnaiolo. Ma ciò che succede a Las Vegas non sempre rimane a Las Vegas, e Kennedy sta per scoprirlo a sue spese quando una mattina si sveglia in una suite con un vuoto di memoria e una fede al dito, come la signora Kennedy… Rhodes.
Ora un solo errore impulsivo potrebbe costarle la carriera, a meno di non accettare la soluzione di Isaiah: reggere il gioco in modo perfetto, fingendo che il matrimonio fosse pianificato e la loro relazione assolutamente autentica.
Per Isaiah, è un sogno irraggiungibile diventato realtà. Per Kennedy, scoprire di avere una cotta per il proprio finto marito alle porte dell'occasione lavorativa più importante della vita può solo complicare tutto.

Link per l'acquisto: https://tinyurl.com/2r9462wd



Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)




Un po' pazzerello, spericolato nel gioco e sicuro di sé, Isaiah Rhodes è l'anima della festa; lo abbiamo conosciuto nel volume su suo fratello Kai come il fratello minore cresciuto senza la mamma, che ha trovato nello sport, condiviso con il fratello, tutto ciò che mancava nella sua vita.
E ha imparato Isaiah, ha imparato a nascondere tutto proprio dietro quel sorriso e quella battuta sempre presenti che lo hanno reso quello che si fa scivolare tutto addosso e il miglior amico di tutti.

 

«Era come se avessi trovato il mio scopo: rendere felici le persone attorno a me. Ed è per questo che non do mai a vedere quando sono triste.»

 



Per questo, quei tre anni, quella attesa e rispetto così a lungo tenuti nascosti ora non possono più aspettare, quel tempo lunghissimo in cui lui è stato sempre innamorato di Kennedy, ma in cui ha anche rispettato il suo essere fidanzata e la sua vita.
E fin qui, direte voi, che novità: si farà avanti al momento giusto.
Purtroppo non è proprio così: infatti per una serie di circostanze, lui e Kennedy si ritrovano sposati, dandogli la possibilità di scoprire poco alla volta quello che a sua volta Kennedy stessa nasconde dietro la sua apparente freddezza.

 

 

«Questo è un abbraccio diverso però. Quello di Miller mi ha fatto sentire benvoluta come amica. Questo invece mi fa sentire come fossi il tutto di qualcuno.»

 

 


È certamente un volume tutto su Isaiah, il suo carattere, i suoi sentimenti, le sue debolezze, che lo rendono un protagonista di quelli veri: un uomo che riconosce la sue fragilità e le sue paure, ma che non ha timore di essere al fianco di una donna che non lo ha mai visto come poco più di un atleta ridanciano e un po' superficiale.
Quella sua determinazione e convinzione incrollabile di poter mostrare a Kennedy che lei merita di essere amata per se stessa, di essere “vista” davvero, ne fa uno di quei paper man che lanciano anche un messaggio ben chiaro: essere in due vuole dire sostenersi, lasciare lo spazio all’altro perché si realizzi, la pazienza costante di far sentire all’altro di esserci sempre.
E in questi tempi davvero pieni di eventi così tragici, possiamo ben dire che questo è quello che ognuno di noi merita nella sua vita.
Attendiamo dunque le altre storie, per una serie che continua nella sua conferma di letture consigliatissime.


Valutazione: cinque stelle!

Nessun commento:

Posta un commento