mercoledì 19 febbraio 2025

Recensione: La Prima Anima: Epurazione di Ilaria Marsilli

Sognatori, la nostra Mariarosaria ci parla oggi del romanzo La Prima Anima: Epurazione di Ilaria Marsilli. Pronti a scoprire tutti i dettagli?



Trama

Sono trascorsi due mesi dal giorno in cui gli alchimisti hanno terminato il rito. Due dalla loro ascesa a creature immortali… e dalla loro scomparsa.
Jessica, incapace di accettare la sparizione improvvisa di Micé e oppressa dalla preoccupazione per la sorte del ragazzo, incespica nel trovare un equilibrio interiore che le permetta di affrontare la vita tra i suoi simili e quella che è orami diventata la sua quotidianità come individuo ad alte vibrazioni.
Il desiderio di ritrovare Micé e il timore di una separazione permanente si intersecano nel suo cuore, finché l’arrivo di una notizia la porta a sperare.
Affiancata da Davide e dal più improbabile e inaspettato degli alleati, Jessica si prepara per una missione di salvataggio che si rivelerà molto più di quanto si aspetta. Perché in ballo non c’è solo il destino degli alchimisti e del ragazzo che ama, ma quello di ogni singolo essere umano del pianeta.
Il capitolo finale della dilogia fantasy iniziata con “La Prima Anima - Il Rito”.

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Il parere di Mariarosaria (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)

“La Prima Anima: Epurazione” è la degna conclusione di una dilogia fantasy nata dall’idea di un’autrice ingegnosa, Ilaria Marsilli, che già con il primo volume era riuscita a incuriosirmi. Il romanzo cattura fin dalle prime pagine grazie a una trama avvincente e a un intreccio ricco di colpi di scena, per niente scontato e per nulla simile ad altre storie già lette o ascoltate, legandosi alla perfezione col volume precedente per creare un puzzle perfetto.

La storia segue le vicende di Jessica, che si ritrova a fronteggiare un mondo sconvolto e messo in pericolo da una battaglia che rischia di distruggere ogni cosa e mutare persino lo spirito benevolo del pianeta in qualcosa di vendicativo e senza scrupoli.

Epurazione comincia con il dolore di Jessica dovuto alla scomparsa di Micé e il suo desiderio lacerante di ritrovarlo e ricongiungersi con lui. Il ragazzo è sparito dopo la comparsa di un nemico capace di tenere prigioniera la mente e il corpo degli alchimisti: Irene.

Al fianco di Jessica troviamo Davide e diversi altri personaggi già incontrati nel primo volume, che reputo un perno importante per la storia poiché ne supportano lo svolgimento fino al finale, perfettamente congruente con la trama.

Il romanzo si incentra non solo sul viaggio interiore di Jessica e sulla sua crescita personale, ma soprattutto sulla missione di salvataggio che la coinvolge e che rappresenta il cuore pulsante storia, rendendola intensa.

L’ambientazione è costruita con grande cura e riesce a fondere elementi di realtà e fantasia in un equilibrio perfetto, perché nulla è lasciato al caso e persino gli eventi paranormali vengono dettagliatamente spiegati per non far perdere al lettore alcun elemento necessario ad addentrarsi nell’alchimia e nelle complesse vicissitudini affrontate dai personaggi. La presenza di creature invisibili agli occhi umani, come i misteriosi Camigai, per esempio, dona ulteriore fascino al mondo narrato, evocando atmosfere surreali.

Uno degli aspetti più riusciti del romanzo è la caratterizzazione dei personaggi. Jessica, Micé e Davide emergono con tratti ben definiti, e le loro dinamiche sono intriganti e ricche di sfumature emotive. Micé, in particolare, si distingue per la sua determinazione, il profondo senso di responsabilità e lo spirito di sacrificio. Davide, invece, matura molto in questo secondo volume, dimostrando la sua lealtà e l’innato senso di amicizia che lo contraddistingue in più di un passaggio.

Lo stile narrativo è fluido e immersivo, anche se talvolta le descrizioni risultano prolisse, rallentando troppo il ritmo della narrazione che potrebbe risultare decisamente più avvincente e, invece, subisce spesso dei rallentamenti. A mio parere un maggior uso dello show, don’t tell avrebbe fatto scorrere le pagine più velocemente.

Nel complesso, "La Prima Anima" è un fantasy ben scritto, ma anche un viaggio che invita a esplorare il confine tra visibile e invisibile, invitandoci a prenderci cura del pianeta che ci ospita e delle persone che ci stanno a cuore. 



Valutazione: 4 stelle.

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