martedì 6 settembre 2022

Review Party: Cose che non abbiamo mai superato di Lucy Score

 

Sognatori, il blog partecipa oggi al Review Party del romanzo di Lucy Score, Cose che non abbiamo mai superato edito Newton Compton Editori. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme tutti i dettagli.



Trama

Naomi farebbe qualunque cosa pur di non pensare ossessivamente al fallimento del suo matrimonio. E così, quando la sorella le chiede di raggiungerla dall’altra parte del Paese, coglie al volo l’occasione e parte.
Il problema è che Tina è sempre stata una ragazza particolare… e negli anni non è cambiata di una virgola. Infatti, non solo lascia Naomi al verde, ma le soffia anche la macchina, incastrandola in compagnia di un’adorabile… undicenne: la nipote che Naomi non sospettava di avere! Ben presto Naomi si rende conto di essere precipitata in un incubo: è bloccata senza possibilità di fuga in una cittadina sperduta di un non ben precisato angolo della Virginia, dove le questioni vengono risolte a suon di pugni. In una parola: l’inferno in terra. Ma c’è invece chi, contrariamente a lei, considera quel luogo un vero e proprio paradiso. Knox ama trascorrere le giornate allo stesso modo in cui gusta ogni mattina il caffè: in completa solitudine.
Grazie a un look da cattivo ragazzo, il fisico scolpito e un’impressionante collezione di forbici e rasoi – strumenti, in verità, necessari alla sua professione di barbiere – l’impresa di tenere le persone a distanza non è mai stata troppo ardua… almeno fino all’arrivo in città di un terremoto chiamato Naomi.

 

Link per l'acquisto: https://amzn.to/3Bi71oI

 

Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 


Una sposa in fuga, proprio come Julia Roberts nel film, con dei fiori nei capelli, arriva nella città di Knockemout, in fuga da un matrimonio che sapeva essere sbagliato e in risposta ad una chiamata di aiuto da parte di sua sorella gemella.

E dall’equivoco sulla somiglianza parte una storia brillante e profonda al tempo stesso, dove sono le pagine piene di dialoghi diretti, vivaci e rivelatori che ci tengono compagnia per le quasi cinquecento pagine di questo romanzo.

Naomi si ritrova così da sposa in fuga a tutrice di sua nipote, ma senza lavoro e senza una casa: lei così pianificatrice, lei che stila liste di cose da fare e obiettivi da raggiungere, è costretta a improvvisare, a vivere giorno per giorno reinventando se stessa. La sua generosità ed affetto per sua sorella l’hanno sempre fatta correre in suo aiuto, per ogni volta ricredersi e ricevere solo bugie, inganni e stavolta anche il furto dell’auto.

Ci fa subito tenerezza Naomi per quell’affetto verso sua sorella, e anche per come cerchi in tutti i modi di risollevarsi, di cercare subito un dialogo con quella nipote così abbandonata a se stessa.

 

«Per circa trenta secondi fui indecisa se non dovessi semplicemente iniziare a camminare finché non avessi trovato una realtà meno terribile. Ma era solo un esercizio mentale. Era ovvio che non potessi andarmene. Avevo una nuova responsabilità. E assieme a quella responsabilità avrei ritrovato una qualche motivazione.»

  



In quella città sconosciuta, Naomi capirà davvero di aver perso se stessa, per tentare di convincere qualcun altro di essere ciò che lui voleva, perché gli aveva permesso di prendere il sopravvento usando e strumentalizzando contro di lei proprio quel suo essere così schematica.Ecco perché in quello scontro immediato e poi continuo, con quel gigante biondo e scorbutico, che la definisce “impegnativa” le fa capire che può essere chi vuole, perché nessuno può imporci chi dobbiamo essere.

 

«” Perché non dai mai retta a nessuno?” borbottò, muovendo le labbra contro i miei capelli. “Perché a volte le persone non sanno come chiedere ciò di cui hanno bisogno. Tu avevi bisogno di un abbraccio.” “No invece”, disse con voce roca. Tacque per un lungo istante, e io ascoltai il battito del suo cuore. “Avevo bisogno di te”. Mi sentii mozzare il fiato in gola. Cercai di tirarmi indietro per guardarlo, ma mi tenne ferma dov’ero.»

 


E tante sono anche le cose che lo stesso Knox non ha superato, che lui nasconde in se stesso e agli altri, cercando con le generosità l’altruismo di esserci ma in modo nascosto: proprio la determinazione di Naomi lo porterà nella sua zona limite, dove capirà che l’amore di lei lo ha riportato in quella vita, con il fratello e la sua adorata nonna, i suoi amici, smussando gli angoli del suo carattere.

 

«Ci sono cose che una persona non supera mai. Entrambi volevamo solo che qualcuno che ci amasse a sufficienza da rimediare a tutte le volte in cui non eravamo stati abbastanza. Sembrava un tale spreco che potessimo provare quello che provavamo, ma che nessuno dei due potesse essere quella persona per l’altro.»

 

 


La struttura a POV alternati e sostenuta dai dialoghi, come già detto, diretti, compensati in modo bilanciato dai monologhi interiori mai troppo lunghi, mai eccessivi, rendono il romanzo scorrevole, leggibile, aiutato anche dal lento “slow burn” tra i due protagonisti, “hot” quanto basta e mai volgare.

E devo sicuramente fare un cenno alla cover, in questo caso assolutamente perfetta, e alla traduzione ed editing, privi di qualunque errore, che mi hanno riportato ai tempi in cui leggere questa CE era senza ombra di dubbio sinonimo di certezze (e mi auguro davvero che si continui così!).

Speriamo l’autrice ci regali anche le storie di Lucien e Noah, che si prevedono anche molto divertenti.

 

 


Valutazione: cinque stelle.

Nessun commento:

Posta un commento