Mi
sono sempre piaciute le commedie romantiche, ironiche e frizzanti in
grado di farti dimenticare un po’ tutto il resto. Questa lo è,
anche se riuscire a entrare in sintonia con il personaggio femminile
è davvero un’impresa. Mi è risultata antipatica sin dall’inizio
ma probabilmente era questo l’obiettivo della scrittrice.
Elisabetta
Arte, la protagonista, è una trentenne cinica, egoista e molto
spesso superficiale, dedita allo shopping di abiti e borse costose.
Ostenta sicurezza ed egocentrismo. In pratica, tanta apparenza da
mostrare e poca sostanza.
Roberto
Vecchi, invece, il protagonista maschile, è il suo opposto. Ex
compagno di scuola, Avvocato serio, dolce e con tanta pazienza.
L’invito
alle nozze di una loro ex compagna mette in moto una serie di azioni
e obiettivi che Elisabetta si prefigge di raggiungere proprio in
sette mesi. Ma saranno sufficienti?
La
narrazione è in prima persona, diretta, e semplice. Molto ironica
anche se in alcuni passaggi l’ho trovata forzata, quasi un voler
rimarcare un sarcasmo continuo che spesso risulta esagerato.
La
scrittura è scorrevole così come gli eventi narrati, che sembrano
rallentare quando si scende nel particolare. La storia dell’azienda
sembra prendere il sopravvento sul resto e il rapporto tra i due
protagonisti sfuma sullo sfondo. Avrei voluto che risaltasse
maggiormente la loro figura e i sentimenti reciproci, magari con un
punto di vista anche di Roberto.
Le
descrizioni sono ben fatte, molto minuziose e anche i personaggi
secondari sono ben inseriti ma non mi ha convinto totalmente.
Nel
complesso, non mi ha entusiasmato come speravo. Alcuni passaggi li ho
trovati frettolosi e il cambio di rotta della protagonista non ha una
vera spiegazione di fondo. Resta comunque una lettura piacevole e
leggera nonostante refusi ed errori grammaticali.
Valutazione:
3 stelle
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