giovedì 10 settembre 2020

Review Party: A un millimetro di cuore di Massimo Bisotti


Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo di Massimo Bisotti, A un millimetro di cuore edito Mondadori. La nostra Kathleen l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme tutti i dettagli.



Trama



Si può aver paura della solitudine e al tempo stesso aver paura di essere amati?
Se lo sta chiedendo Meg, sola in una casa ormai vuota. Demian, lo scrittore e l'uomo con cui ha vissuto gli ultimi due anni se n'è andato senza darle nessuna spiegazione: solo i suoi scritti a parlare per lui. Da tempo la loro storia aveva iniziato a logorarsi, fra abitudine, noia e disillusione, eppure Meg non era preparata a un distacco. Per una vita era stata lei ad andarsene, incapace di cedere del tutto ai sentimenti e convinta che ognuno dovesse farcela da solo, e ora si trovava a fare i conti con l'abbandono.

Meg aveva conosciuto Demian mentre lui era in coma, in seguito a un drammatico incidente.

Al risveglio, lui era riuscito a liberarla da un sentimento che era diventato un chiodo fisso, quello per George Cabot, un uomo immaginario che aveva conosciuto solo in sogno. Si era fissata con l'idea di poterlo incontrare nella sua realtà, innamorata dell'amore perfetto e utopistico, ma si era poi disillusa. George Cabot altro non era che il personaggio di un libro di Demian.

Con pazienza e cura, Demian l'aveva strappata a quell'illusione e le aveva regalato una storia vera, concreta, tacendole tuttavia molti dettagli del suo passato.

Ora che è sparito Meg è frastornata e non sa cosa fare. È il momento di pensare a se stessa o di alimentare la speranza che Demian ritorni? E se per una serie di strane coincidenze si accorgesse della reale esistenza di George Cabot? Cosa cambierebbe nel suo instabile cuore?


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Il parere di Kathleen (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)



Incuriosita dalla trama ho deciso di fare la conoscenza della penna di Bisotti e di avventurarmi nelle vicende di Meg, giovane donna italiana, trasferitasi da Torino a Londra per… necessità, bisogno di comprensione, cercare di trovare un senso ai suoi sogni e ai suoi sentimenti. Cerco di spiegarmi: Meg ha paura delle relazioni, del “darsi” agli altri e soprattutto di amare. Sa che nulla è duraturo e che senza volerlo, tutti ci ritroveremo, prima o poi, col cuore spezzato. Complice un'infanzia infelice e traumatica, Meg scappa da ogni genere di relazione prima che le cose si possano fare serie, prima che sorga il problema del non far soffrire l'altro o di rischiare di farsi calpestare il cuore.

Lascia pochissimo di se stessa alle persone che incrociano il suo cammino e preferisce passare per quella persona fredda e distaccata che non è, piuttosto che affrontare l'ennesimo addio e il dolore che la solitudine e il distacco provocano. Solo un uomo è riuscito a far breccia nel suo cuore, solo con lui si è lasciata andare a un amore che le riempiva le giornate e i pensieri. Peccato che quest'uomo, George, fosse immaginario e vivesse nei suoi sogni. Sogni che Meg piano piano ha imparato a controllare e abitare, tanto che si estraniava dalla realtà per vivere nel mondo perfetto che la sua mente le aveva creato. E, dopo un lungo cammino per riprendere possesso della sua mente e vivere una vita normale, scopre che in realtà George esiste, ed è il protagonista di un romanzo scritto da un certo Demian, autore finito in coma dopo un incidente d'auto.

Curiosa di scoprire come sia nato tale personaggio, e se questo autore somigliasse a George, decide di andare a Londra e prendersi cura di Demian. Ora, tralasciando la decisione opinabile di Meg, tutto il romanzo prende una piega che si addentra nei meandri della mente della nostra protagonista. Ne definisce il modo di vedere e vivere le cose, ne spiega le decisioni e ci mostra un percorso di vita e di ricerca della maturità che di per sé è molto, molto interessante. In alcuni momenti e in alcuni ragionamenti di Meg ci si ritrova in un modo disarmante e si è spinti a proseguire per capire se le sue scelte saranno simili alle nostre oppure no.

La penna di Bisotti è notevole, scorrevole e precisa, con termini importanti che danno un tocco di classe alla storia ma, purtroppo c'è un ma, il suo continuo inserire delle frasi “a effetto” rende la narrazione lenta e pesante. Invece che lasciare scorrere i pensieri e le riflessioni dei personaggi, ci imbattiamo troppo spesso in frasi fatte che dovrebbero dare quel “qualcosa in più” al pensiero ma che di fatto stoppano la narrazione. Frasi confezionate ad hoc per il momento ma che davvero, diventano insopportabili in alcuni momenti. Di fatto, potrei fare questa recensione utilizzando solo quelle frasi che di solito vengono sottolineate durante la lettura per ricordare qualcosa che ci colpisce. E questo, a mio modestissimo parere, è una grande pecca, soprattutto quando nei ringraziamenti ritrovo un flusso di pensieri molto più scorrevole di quelli che dovevano incantarmi durante la storia di Meg.


LA MIA VITA È SEMPRE STATA CONDITA DA ESTREMI ELEMENTI DI LOTTA E LA FELICITÀ MI È SEMBRATA ASSURDAMENTE SEMPRE NOIOSA E BANALE, L'HO DEMONIZZATA E DISTRUTTA PER RIAVERE OGNI VOLTA QUEL PATHOS DI CUI HO SEMPRE AVUTO BISOGNO PER SENTIRMI VIVA. PERFEZIONARSI NON SIGNIFICA DIVENTARE PERFETTI MA SPEZZARE I PROPRI LIMITI PER SENTIRSI SEMPRE PIÙ VICINI, FORSE. ESSERE A UN MILLIMETRO DI CUORE. SE NON PARLI, GIORNO DOPO GIORNO QUELLO CHE VOLEVI DIRE SI ALLONTANA E TU PERDI LA FORZA PER ANDARTELO A RIPRENDERE. A VOLTE PER RISCOPRIRE L'AMORE È NECESSARIA UNA CERTA DOSE DI DISTANZA, È NECESSARIO GUARDARE UNA PERSONA DAL DI FUORI E VEDERLA ESISTERE ANCHE SENZA DI NOI.



Detto questo, voglio fare i miei complimenti all'autore per la splendida storia narrata, per il profondo e a volte contorto cammino in cui, in alcuni punti, mi sono ritrovata in toto e che mi ha insegnato qualcosa. Spero di leggere altro di suo che sia però libero da imposizioni e che mi travolga come un fiume in piena.




Valutazione: 3 stelle e mezzo.

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