sabato 8 settembre 2018

Recensione. IL RESPIRO DEL DIAVOLO. Legacy of Darkness, di Miriam Palombi










Recensione a cura di Mariarosaria Guarino
Prodotto fornito dall'autore


Sinossi
Il pentacolo è stato riaperto. L'antico ordine segreto è stato ricostituito. Liza, Edward,
Cheveyo, Dimitri e Tyron hanno scoperto tra le mura di Stone Temple House
una realtà inattesa. Saranno costretti ad accettare la loro natura,
a scendere a patti con i propri demoni e fronteggiare la prima vera battaglia
sotto la guida di Galahad. Ma chi è veramente quell'uomo dal volto segnato da cicatrici
di un lontano passato? Riuscirà a condurre tutti loro alla salvezza? In gioco non c'è solo
la vita o la morte ma la possibilità di dannare per sempre la propria anima.


Recensione


Il respiro del diavolo è il secondo capitolo della serie Legacy of Darkness. Introdotto
in modo magistrale da “Il pentacolo”, in questo volume la storia comincia a
svilupparsi davvero, le trame si intrecciano e i dubbi, assieme al mistero,
cominciano a diventare una presenza costante e incalzante.
Si scorgono, man mano che le pagine avanzano e la lettura cattura, le potenzialità e
l’importanza di ognuno dei protagonisti; si cammina con loro, si osserva ciò che loro
vedono e si cade preda della storia, intricata ma ben sviluppata, che lascia il lettore in balia
di interrogativi degni di un thriller ma con le ansie tipiche di un horror. In questo volume,
infatti, i membri del pentacolo cominciano a collaborare con Scotland Yard e i loro ruoli
iniziano ad assumere sfumature più definite intanto che forze oscure e malvagie
minacciano la civiltà e la pace.
Sin dal primo libro sono stata catturata da Galahad, un uomo dal passato oscuro e con
un potere che può distruggere e salvare allo stesso tempo. Il suo tormento, dato dalla
poca fiducia che ha di sé, si percepisce in modo chiaro e spinge a chiedersi cosa
gli accadrà e quanto influirà, la sua presenza, sul gruppo. Sono certa che avrà
un ruolo importante, già alla fine di questo volume si svelano molti dettagli sul suo
conto, per cui non vedo l’ora di scoprire ognuno dei misteri celati fuori e dentro le mura
di Stone Temple House.

Ho apprezzato molto l’ambientazione gotica e le scene forti che, magistralmente descritte,
permettono di scorgere, senza venirne disgustati, il potere dell’oscuro che si cela nel cuore di
una Londra avvolta da una nebbia fatta di mistero e suspense. Anche questa volta non posso
che fare i miei complimenti all’autrice e restare in attesa del prossimo volume.

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