venerdì 5 gennaio 2018

Ti consiglio un Libro. La fine del tempo, la fine del mondo, di Alessandra Leonardi. A cura di Soul Attempt.

Eccomi di nuovo qui, con la recensione del secondo racconto pubblicato dalla Starlight. Credo che questa collana neonata ci riserverà molte sorprese.

Sinossi

“Tutti sapevano che in quel periodo i Sapienti del Santuario del Ki giravano per i villaggi alla ricerca di bambini “speciali”, ma Taitun era distante dalle loro solite rotte.
Invece quel giorno arrivarono.”
Inizia così la nuova vita di Aleysha, prelevata da casa ad appena dieci anni e costretta a vivere nel Santuario insieme ad altri bambini come lei.
Aleysha ha un dono speciale e, proprio per l’energia che possiede e le abilità che apprende durante l’addestramento, si trova suo malgrado coinvolta in un progetto molto ambizioso: salvare il Mondo dalla distruzione.
Eppure, quello che desidera davvero la ragazza è di essere libera. Libera di tornare dalla mamma, di innamorarsi e seguire la strada che più preferisce. Libera di fare la sua scelta al di là di ogni obbligo. E l’incontro con Krynon la getta ancora di più nella confusione. Chi è quel ragazzo misterioso che l’aspetta nel bosco ogni giorno sempre alla stessa ora? Cosa le nasconde?
Combattuta tra scelte difficili e segreti da scoprire, Aleysha deve decidere se seguire il suo cuore o portare avanti il compito che le spetta. Il passo per liberarsi dalle catene è breve, ma ogni scelta ha le sue conseguenze… a volte imprevedibili.

- Racconto lungo fantasy -



Il secondo racconto della Starlight ha uno stampo più classico e anche questo si legge davvero in poco tempo.
La protagonista è Aleysha, una ragazzina di appena dieci anni che viene prelevata da casa e costretta a vivere in un Santuario assieme ad altri ragazzini “speciali”. La sua vita ci viene raccontata in prima persona dalla stessa Aleysha, da cui apprendiamo la paura, l’insofferenza, i sacrifici e tutto quello a cui è sottoposta nel corso degli anni per sviluppare quel “Ki” che possiede.
Il suo è un ruolo fondamentale nella società in cui vive, ruolo di cui però ignora l’importanza almeno fino alla fine, quando è costretta a fare una dura scelta.
Le vicende si svolgono abbastanza rapidamente e mi sarebbe piaciuto approfondire l’aspetto del Santuario e le pratiche di meditazione ma, in generale, il racconto è ben riuscito. Le ambientazioni e i nomi sono originali e ben descritte. C’è stato un pezzo sul finale, per nulla banale, che mi ha colpito particolarmente. A volte per amore si è costretti a rinunciare persino a se stessi e la protagonista è costretta davvero a tante privazioni.
Un racconto che non manca di fantasia e romanticismo e che sono sicura piacerà anche a non amanti del genere.


Valutazione: 4 stelle

 

Nessun commento:

Posta un commento