lunedì 9 ottobre 2023

Recensione: Delay of Game di Melissa Pratelli

Sognatori, la nostra Mariarosaria ci parla oggi di Delay of Game di Melissa Pratelli. Pronti a scoprire tutti i dettagli?



Trama


«Tu mi incasini il cervello, John Whitman.»
«Benvenuta nel mio mondo, Brooke.»

Ho poche certezze nella mia vita: la prima è l’hockey, la seconda è la mia squadra, la terza è che Brooke Delgado mi odia.
È un bel problema, perché io sono pazzo di lei fin dal liceo, e non ho la minima idea delle ragioni del suo astio nei miei confronti.
Il mio nome è John Whitman e sono il portiere dei Denver Pioneers, i campioni nazionali di hockey universitario. Non amo i drammi, ma le questioni in sospeso mi infastidiscono ancora di più e Brooke è un’enorme questione in sospeso. Un ritardo nel gioco che mi tiene bloccato in una partita senza fine, togliendomi la possibilità di andare avanti.
E io ho tutta l’intenzione di fare a pezzi questa impasse.

Non ho mai gradito gli sportivi, soprattutto i giocatori di hockey. Sono degli idioti gradassi e io ho cose più importanti di dischetti e classifiche a cui pensare. Tipo il mio futuro, quello che traballa sin dal giorno in cui mia madre si è ammalata.
John Whitman è il re dei gradassi e non me ne fregherebbe niente di lui se solo non sapessi ciò che ha fatto. Ho promesso di tenere la bocca chiusa, ma non posso tollerare la sua presenza, né intendo farlo. Peccato che mi capiti sempre tra i piedi e che non abbia alcuna intenzione di lasciarmi perdere.
Se è lo scontro che cerca, allora lo avrà. Perché, se c’è una cosa che odio più dei bugiardi, sono i codardi.

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Il parere di Mariarosaria (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)

Colpita e affondata ancora una volta dalla penna di Melissa Pratelli, ho letto questo romanzo in soli tre giorni e bè, forse per qualcuno saranno tanti, ma vi posso assicurare che per me si è trattato di un vero e proprio record. Delay of Game è un new adult accattivante e scritto in modo ineccepibile, dove lo sport si mescola all’amicizia e alla vita quotidiana dei personaggi in maniera leggera e allo stesso tempo intensa, coinvolgendo da subito. Lo stile appassionante, curato e mai scontato dell’autrice, consente di entrare subito in sintonia con i personaggi e sentirsi parte di una storia che alterna momenti divertenti, spicy e introspettivi, permettendoci di osservare i Pioneers come se fossero vecchi amici e tifare per loro pagina dopo pagina.

Il romanzo si alterna tra presente e passato, svelandoci John e Brooke attraverso POV alternati e vicende che si snodano in un lasso temporale di quattro anni, durante il quale si sviluppa l’odio di Brooke verso il goalie (portiere) dei Pioneers. In questo modo il lettore sbircia nella vita dei protagonisti, il cui passato non è stato semplice e, pagina dopo pagina, scorge le sfaccettature del loro carattere, comprende i motivi delle loro scelte e, soprattutto, nota le debolezze e i punti di forza di entrambi. Grazie a ogni scena, incastrata magistralmente nella trama come un puzzle perfetto, gli sviluppi vengono compresi con facilità e senza intoppi creando una storia coinvolgente e mai scontata.

Questo, a mio parere, è uno dei punti di forza della storia, ma non solo, dato che ciò che la rende completa sono le dinamiche e la complicità tra i diversi personaggi, tutti ben tratteggiati e amalgamati al contesto, nonché i temi trattati. Non farò spoiler, ma ciò che accade nel capitolo quattro e persino ciò che succede tra John e Divya, sono entrambe situazioni molto delicate che, tuttavia, sono state gestite alla perfezione e senza cadere nei soliti cliché. Entrambi gli eventi sono stati raccontati in maniera profonda e con tatto, cosa per la quale mi complimento con l’autrice che, tra l’altro, mostra la sua preparazione anche quando vengono descritti gli eventi sportivi.

Delay of Game è un romanzo in cui i rapporti di amicizia, rispetto e amore si avvicendano creando la giusta suspence per fare in modo che il lettore divori ogni pagina senza neanche notarlo, una storia in cui il rispetto per il prossimo e l’amore viaggiano di pari passo, facendo battere il cuore.

Ho adorato il fare da sbruffone di John, dietro il quale si nasconde un cuore d’oro, ma anche il modo spudorato di corteggiare Brooke e il suo marcarla stretta, perché deciso a vincere la partita contro di lei. J.J. non mi ha mai delusa, anzi, mi ha conquistata sin da Misconduct con le sue battute pungenti, i consigli da amico sincero e il desiderio di riscattarsi facendo una scelta difficile nonostante la giovane età e la carriera prossima a decollare. La maturità di Whitman e l’affetto che dimostra nella storia, infatti, sono talmente reali da far capitolare persino il cuore più duro, generando una commozione sincera in ogni scena in cui è affranto.

Che dire invece di Brooke? La Delgado è tosta, sì, ma al contempo fragile. Un tipetto deciso a proseguire lungo la propria strada nonostante non sia quella che vorrebbe; una ragazza determinata a fare il possibile per chi ama anche se questo significa rinunciare a ciò che desidera. Forte in apparenza ma delicata come un fiore in balia del vento. Di lei posso dire di averla odiata per il modo in cui ha puntato il dito contro John senza davvero conoscere la realtà dei fatti, ma anche amata, quando ho compreso quali sacrifici era disposta per sostenere la famiglia. Altro elemento che mi ha colpita? Brooke non ha peli sulla lingua, non arrossisce per una battuta sconcia e, soprattutto, sa bene come rispondere alle provocazioni. Insomma, con lei non la si spunta facilmente e il continuo battibeccare con John ha reso ogni incontro tra i due carico di aspettativa.

Insomma, i due protagonisti sono pietre grezze che si incontrano per completarsi a vicenda, crescendo ogni volta che la storia lo richiede fino a maturare e ritrovare se stessi. Sono una coppia imperfetta, forse, ma che è riuscita a tenermi col fiato sospeso facendomi sperare, palpitare il cuore ed emozionare.

In conclusione? Ho adorato il romanzo e spero che il prossimo spinoff sarà di Landon. Non vedo l’ora di leggere di lui, perché sono certa che la sua storia sarà complessa e tormentata, ma anche piena di una delicatezza che soltanto una penna come quella di Melissa può affrontare.


Valutazione: 5 stelle!

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