martedì 24 ottobre 2023

Review Party: Nemici imposti di Margherita D.

 

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo Nemici imposti di Margherita D. La nostra Kathleen l'ha letto e recensito per noi. Pronti a scoprire tutti i dettagli?







SINOSSI:

Sotto la brutta nube che oscura la Germania, i nazisti prendono il comando scombussolando le vite di tutti gli ebrei. Compresa quella di Ariela Mizrachi che, in balia degli eventi, si ritroverà da sola e impaurita nella povera e martoriata Berlino.

Aida la prenderà sotto la sua protezione offrendole una nuova identità e un lavoro, di cui nessuno andrebbe fiero, in cambio di vitto, alloggio e segretezza.

Ariela si ritroverà a fare una doppia vita e nella capitale nazista incontrerà Kay Fischer, un sottufficiale tedesco delle SS.

Sarà così costretta a combattere contro i sentimenti che prova per quello che deve essere un nemico, fino a quando lui scoprirà qualcosa che rimetterà tutto in discussione. La battaglia di Berlino ne segnerà il confine e spazzerà via ogni bugia.

Tra segreti, verità, guerra e passione vivranno una storia profonda e ardua che li marchierà nell’animo.


Il parere di Kathleen (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)


LA GUERRA NON PERDONAVA, NON GUARIVA, NON RIMARGINAVA LE FERITE. LA GUERRA È FONDATA SULLE ORIGINI E SULLE RELIGIONI DEGLI INDIVIDUI, NON CI POTEVA ESSERE ESEMPIO PIÙ CHIARO DI LORO DUE, CHE PER IMPOSIZIONE ERANO NEMICI, MA NON PER NATURA.


Ecco la frase che potrebbe essere il sunto perfetto di questo romanzo. Il racconto di due vite parallele che vengono travolte dalla guerra e tutto ciò che ne comporta.

È la prima volta che leggo qualcosa di questa autrice e ho scelto proprio questa storia perché ero curiosa di scoprire come avrebbe gestito le due facce del conflitto.

Da una parte Ariela, giovane ebrea che vedrà spazzar via la sua vita con un colpo di spugna.

Dall'altra il sottufficiale delle SS Kay, con le sue regole e la sua rigidità. Con la caparbietà di chi crede nei suoi ideali e li fa rispettare.

Ariela, orfana di tutta la sua famiglia, si ritrova da sola, in balia degli eventi, rischiando di morire. Non ha più una casa, non ha più cibo ed è arrivata al limite, consapevole che la morte la sta aspettando dietro l'angolo.

Solo l'intervento di un angelo può darle un'occasione. E lei non intende rifiutare. Anche se per sopravvivere è costretta a cambiare identità, mentire sulle sue origini e iniziare un lavoro discutibile.

Proprio grazie a quel lavoro può avere un piccolo squarcio di ciò che la guerra sta creando. Di come le vite di tutti -in un modo o nell'altro-, vengono cambiate.

E in quel luogo, dove lei lavora e vive, farà la conoscenza di Kay che, a differenza degli altri clienti, non vorrà il suo corpo, ma solo compagnia. Vorrà sentirsi, almeno per un po', una persona normale.

Come capita con tutti gli altri militari Ariela dovrebbe detestarlo. Fingere che sia un uomo qualunque. Soddisfare i suoi bisogni chiudendosi nella sua bolla e poi voltargli le spalle.

Peccato che il destino sia bastardo e che lei si senta, per la prima volta nella vita, guardata come una donna normale. E che abbia il desiderio di considerare lui come un uomo normale. Non un assassino, un demone, un nemico.

Anche se per colpa di quelli come lui lei non ha più niente e nessuno al mondo, ed è costretta a fingere di essere una persona diversa, davanti ai suoi occhi e al suo modo di toccarla non può resistere.

 

I LORO CUORI SI APPARTENEVANO, LE LORO MENTI NO. ERA UN CONTRASTO INCOMPRENSIBILE.

 

Di questo romanzo ho apprezzato la finestra su un argomento così delicato. Il mostrare un aspetto “diverso” delle persone che l'hanno vissuto, che ne hanno fatto parte.

La scrittura di Margherita è scorrevole e sa caratterizzare bene i suoi personaggi.

Il mio preferito però resta Kay con tutti i suoi pro e contro. Un uomo che lotta ogni giorno con le sue scelte, passate e presenti. Che cerca di comprendere ciò che il cuore vuole e che spegne i sentimenti quando deve eseguire e far eseguire gli ordini. Perché davanti alla guerra o vivi o muori. Non ci sono alternative.

E lui, nonostante il fardello che si porta addosso e le situazioni difficili in cui si trova, riesce ad agire senza voltarsi indietro. Nel bene e nel male.

Una storia che mostra varie sfaccettature della vita di quel periodo e dei mille modi in cui è riuscita a cambiare le persone. Una storia che parla di coraggio e voglia di vivere. Di forza, sostegno e doppio gioco. Un periodo in cui per alcuni tutto è lecito, basta avere le conoscenze giuste, mentre altri muoiono di stenti.

Vorrei dare un bel voto nel complesso, peccato che il metodo narrativo utilizzato da Margherita sia un mio tallone d'Achille e mi abbia quasi proibito di entrare in sintonia coi personaggi.

Solo per questo motivo mi sento di arrivare appena a 4 stelle. Mi spiace Margherita, ma ho faticato davvero tanto nella lettura.


Valutazione: 4 stelle.

Nessun commento:

Posta un commento