Eccomi a voi con l'angolo dell'intervista. Oggi parliamo con Lucia Tommasi, geniale autrice della serie Alfieri, che potrete trovare sulle piattaforme digitali. Anzi, è da poco uscito il secondo volume (il primo l'ho recensito qualche post fa). Se volete leggere storie non stereotipate e con parecchia adrenalina ve la consiglio caldamente ☺.
Ma veniamo a noi... lasciamo la parola all'autrice
Come nascono le idee per le tue storie? ti arrivano all'improvviso o le elabori lentamente?
Le idee mi arrivano scrivendo. Mio marito dice sempre che è un dono, perché io inizio a scrivere ma non so mai come finirà la storia perché scrivo a sensazioni. Un giorno sono di buon umore ed ecco una bella scena, un giorno triste ed ecco una scena strappalacrime e via dicendo.
Quando e come è nata la tua esigenza di narrare e di condividere con gli altri le storie che hai in mente?
Credo che avessi nove anni, forse meno. Raccontavo delle storie a mia sorella minore per addormentarci. Il più delle volte raccontavo storie dark, come quelle che scrivo e mia sorella era sempre terrorizzata. Amavo raccontare storie, spero di non smettere mai.
Qual è il momento della giornata in cui preferisci scrivere?
Il momento ideale è o la mattina o più favorita la notte. Il tempo di scrittura varia dal mio umore e dagli impegni che ho.
Quale fase della creazione di un libro preferisci (la fase iniziale, quella della revisione)?
a dire il vero, entrambe. La prima perché crei qualcosa di nuovo, la seconda perché rido come una matta perché è come se leggessi il libro di un'altra. Perché non ricordo mai quello che scrivo e mi chiedo: ma ho scritto davvero io questa roba?
Ecco, ringrazio ancora Lucia per la cortese disponibilità e le auguro ogni bene. In bocca al lupo per tutto!
Nessun commento:
Posta un commento