Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo Indigo Ridge di Devney Perry, edito Always Publishing. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Pronti a scoprire tutti i dettagli?
Trama
Da sempre, Winnie Covington difende i valori in cui crede profondamente: la vita, la libertà e il rispetto della legge. Quando, dopo la rottura con il fidanzato storico, si trasferisce a Quincy come nuovo capo della Polizia è determinata a provare alla comunità del Montana tutto il suo valore, per evitare che pensino che lei ha ottenuto il posto solo grazie a suo nonno, che è il sindaco della città. Secondo l’amato nonno, per farsi accettare dalla comunità, deve solo guadagnarsi il favore della famiglia fondatrice di Quincy, gli Eden. Compito facile se non fosse che la sera del suo arrivo, l’incontro casuale con un uomo l’ha folgorata.
Stivali, fibbia alla cintura da perfetto cowboy, mascella affilata, capelli fatti a posta per passarci le dita, finire a letto con lui è stato quasi inevitabile. Winslow non poteva sapere che quell’uomo dal fascino ruvido e magnetico era il principe di Quincy, Griffin Eden.
L’errore di quella notte si è rivelato enorme: dopo aver scoperto la sua identità, Griffin è diventato arrogante e insopportabile. Ovunque lei vada, sembra che la presenza ingombrante di Griff la segua. E non importa quanto lui le ricordi che è una forestiera che non conosce le abitudini del posto, a Quincy la ragazza inizia a sentirsi davvero a casa. Quando il cadavere di una donna viene ritrovato nelle proprietà degli Eden, a lei e Griffin non rimane altra scelta che collaborare nelle indagini.
Tutti gli indizi che i due scoprono riportano a galla una sequenza di casi simili, e pian piano anche Griffin Eden fa una scoperta personale: Winslow, finora solo una spina nel fianco, oltre a essere una donna bellissima è anche intelligente, coraggiosa... e irresistibile. Non solo per lui. È irresistibile anche per l'assassino.
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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Ritorna Devney Perry, autrice da top ten e amata sia in Italia che all’estero per le sue storie profonde, e lo fa con il primo volume di una nuova serie.
E dobbiamo subito dire che questa storia si apre con una protagonista di quelle toste, decise: Winnie Covington è infatti il nuovo capo della polizia di Quincy, la cittadina del Montana dove arriva lasciandosi alle spalle la sua vita, personale e lavorativa.
L’ostilità verso di lei non è tanto perché sia una donna a capo della polizia quanto perché è la nipote del Sindaco, per cui tutta la sua professionalità e carriera non valgono assolutamente nulla, anche se in realtà chi ha deciso, come da normativa degli Stati USA, è una commissione e non il sindaco.
È un detective di quelli che non lasciano nulla al caso, e quando, qualche giorno dopo il suo inizio, si verifica un apparente suicidio, decide di andare a fondo, di guardare nei più piccoli dettagli, di dare una spiegazione alla mamma disperata della vittima.
In questa nuova equazione della sua vita c’è però un’incognita, o meglio uno “sbaglio giusto” come lei stessa lo definisce; uno sbaglio di nome Griffin Eden.
«Mi portesi verso di lei. ”Cosa stai facendo?” sussurrò. “Non ne ho la più
pallida idea.” Poi le mie labbra furono sulle sue.»
Gli Eden sono i fondatori della città, la famiglia che possiede tutto, tra ranch e attività, ma anche una famiglia di quelle unite, numerose, che si vogliono bene e che rispecchiano bene queste realtà del centro America del nord, così vaste e così vuote al tempo stesso.
Griffin gestisce il ranch di famiglia, uno di quelli alla “Yellowstone” per intenderci, che accanto alla mandria prevedono una gestione economica non da poco; non ha tempo per alcuna relazione, ma Winnie è una donna complessa, sicura e compassionevole, che cede alla passione per lui ma porta avanti anche il suo lavoro.
Ogni volta che sono insieme, è di più, sempre di più, attratti dalla rispettiva intelligenza, forza, determinazione; i confini della non-relazione si assottiglieranno tra loro in modo naturale, e in questo la storia non scivola mai nel banale romance, ma si sviluppa insieme al passato di Winnie soprattutto e al carattere di Griffin.
«”Vuoi che stacchiamo un po'? Vuoi chiudere?” Lui si scostò e le sue mani
mi circondarono il viso, le sue dita si insinuarono tra i miei capelli. “Non
penso che potrei chiudere con te nemmeno se volessi.” “Anche se litighiamo?”
“Soprattutto se litighiamo.” Non era una dichiarazione d’amore. Non era un
impegno per la vita. Eppure quell’affermazione mi commosse al punto che sentii
gli occhi riempirsi di lacrime.»
In parallelo, si sviluppa la parte thriller, che non ci fa davvero capire chi-cosa-come fino al colpo di scena: scoprire la Perry brava anche in questo aspetto narrativo, ha sicuramente dato un di più notevole a una storia già bella di suo.
Sotto la parete di montagne di Indigo Ridge e il suo cielo azzurro, verranno alla luce l’amore tra Winnie e Griffin, ma anche i segreti nascosti, che duri e violenti, irromperanno nell’apparente calma cittadina, come le rocce della rupe.
Consigliatissimo!
Valutazione: cinque stelle!