giovedì 10 agosto 2023

Recensione: Billion Dollar Beast di Olivia Hayle (Seattle Billionaires #2)

Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo Billion Dollar Beast di Olivia Hayle, edito Hope Edizioni. Pronti a scoprire tutti i dettagli?




Trama:

Nicholas Park è il miliardario con la peggiore reputazione della città. Non è il classico tipo con cui fare amicizia e lo so perché ci ho provato.
Frivola. Viziata. Senza scopi.
Ecco come mi vede e potrei continuare all’infinito, perché sono abbastanza sicura che Nick abbia una lista di definizioni negative dedicata a me, ma dovrei chiedergliela e so che lui non me la darebbe mai.
I problemi nascono quando, per fare un favore a mio fratello che è anche il suo migliore amico, Nick mi offre (con estrema riluttanza) un lavoro di consulenza presso la sua azienda.
Ovviamente lo fa perché si aspetta un mio rifiuto e altrettanto ovviamente io accetto, solo per indispettirlo.
Il risultato?
Tre mesi di discussioni e di sguardi in cagnesco, ma anche di baci rubati durante le feste aziendali. E quelle che erano soltanto delle scintille crescono fino a divampare in un incendio che minaccia di consumarmi del tutto.
E poi...
Poi vengo a sapere che in realtà c’è un motivo per cui Nick mi ha allontanata per tutti questi anni, ma... mi rifiuto di dargli retta.
Abbiamo smesso di giocare senza rischiare.

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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)




Nicholas Park è un uomo d’affari che viene definito l’avvoltoio e non a caso: le aziende le compra sull’orlo del fallimento, le rimette in sesto per ricavarne profitto e poi le rivende, smembrandole e ricavandone ancor di più.
Ma di lui sappiamo anche che è rude, sia nell’aspetto, troppo alto, troppo scuro nei colori fisici e indossati, e troppo muscoloso, sia nelle emozioni: e quell’ostilità fisica e verbale è stata diretta anche a Blair Porter, la sorella del suo migliore amico.

 

«Ed è allora che mi rendo conto di non aver mai visto davvero Nick in un ambiente a cui appartenga. E’ sempre in disparte, a disagio, diverso. C’è un posto in cui semplicemente esista?.»

 


E lo odia sul serio Blair, perché ogni volta che lui le rivolge la parola è per sottolineare quanto lei sia la classica epitome di quella società ricca e frivola di Seattle, che lui odia ma con cui è costretto a fare affari e, soprattutto relazionarsi: proprio per questo lei accetta il lavoro di consulenza nella società di Nick.
Non è una sciocca Blair, né una donna che della sua ricchezza ne fa un vanto, anzi: ha imparato a sue spese il fallimento lavorativo e per questo cerca di ricostruirsi un’attività da sola.
Quel risentimento che Nick le mostra la ferisce, soprattutto perché fisicamente lui non l’ha mai vista, e quindi non si spiega quel rifiuto, quell’ostilità così netta e palese.

 

«…ogni volta che sono così sciocco da pensare a Blair Porter  come a una persona fragile, qualcuno con cui andare cauti, lei smentisce quell’idea. Con lei la battaglia è sempre ad armi pari.»

 



Il loro non è un lento avvicinarsi, ma uno scontro che entrambi affrontano con la consapevolezza che inevitabilmente il loro rapporto: lui, cercando di non reagire, non sorridere, cercherà di tornare nel suo distacco; lei, con le sue parole, gli mostrerà una parte nuova di se stessa.
I dialoghi sono sempre un botta e risposta, in cui capiamo subito che è Blair la parte forte, che lo sfida, che cerca di rompere quel muro di irritazione: di Nick non ci viene raccontato molto sul suo passato, ma l’autrice ci descrive quanto basta per spiegare i suoi atteggiamenti e le sue motivazioni, altresì nell’amicizia fraterna verso Cole.
Anche se la storia è la classica struttura migliore amico e nemico/amante del fratello, riesce a tenere l’attenzione del lettore proprio grazie due protagonisti diversi e accattivanti quanto basta.

 

«”Non esiste posto dove non verrei a cercarti per trascinarti via. Nemmeno la tua stessa malinconia.” Nick preme le labbra sulle mie. “E io sarò il tuo sacco da boxe, ogni volta che te ne servirà uno.”.»

 

 

Valutazione: quattro stelle e mezzo.

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