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lunedì 17 dicembre 2018

Blogtour: L'illusione della Fenice di Demetrio Verbaro - Tappa dedicata all'intervista all'autore

Buongiorno sognatori! Oggi ospitiamo una delle tappe del Blogtour di Demetrio Verbaro dedicata all'intervista all'autore. Siete curiosi di conoscerlo meglio?

Ciao! Ho qualche domanda per te!

- Da dove è nata la tua passione per la scrittura? Da quanto tempo scrivi?
Ho iniziato a scrivere tardi, avevo poco più di trent’anni. Ho sempre letto molto ma non mi ero mai cimentato con la scrittura. Dopo aver letto “chiedi alla polvere” di John Fante è scoppiato qualcosa dentro di me, un’indescrivibile e incontrollabile voglia di scrivere.

- Il profilo dello scrittore perfetto qual è?
E colui che ti lascia qualcosa dentro, quello che ti fa dire: “non ho perso due ore della mia vita, ma le ho guadagnate” Non m’interessa chi scrive in modo forbito o senza errori m’interessa chi ti travolge con le sue parole.

- Quanto di te c’è nelle tue opere?
Non sono autobiografiche, ma è inevitabile che a volte i protagonisti si portino dentro di loro qualcosa di tuo.

- Il genere che preferisci scrivere?
Mi sono cimentato sempre con generi diversi. Ho scritto sei romanzi completamente diversi tra loro. Amo sperimentare.

- Cosa preferisci: ambientazione italiana o straniera?
Ho quasi sempre usato entrambe, i miei personaggi sono dinamici, crescono con la storia e inevitabilmente non rimangono statici in un posto.

- Il libro più bello che tu abbia mai letto?
Mi verrebbe da rispondere i Demoni, ma dico: “il diario di Edith di Patricia Highsmith, che non è nemmeno paragonabile al capolavoro di Dostoevskij ma l’ho letto in un particolare momento storico della mia vita e si è impresso dentro di me. Credo che più che belli esistano libri giusti letti al momento giusto.

- Il primo libro letto?
Alice nel paese delle meraviglie. L’amore per la parola “meraviglia” continua ancora ad accompagnarmi.

- L'autore che stimi di più e perché?
I miei mentori oltre a John Fante sono Charles Bukowksi, Fëdor Dostoevskij e Stephen King. Un connubio delle loro caratteristiche credo che dia vita a uno scrittore perfetto.

- Musica o silenzio durante la scrittura?
Serie tv come sottofondo. Solitamente sit-com che ho già visto molte volte come Friends e The Big Bang Theory.

- Ti capitano mai dei blocchi? Come li superi?
Ancora non mi sono capitati, sono molto curioso nel mio approccio con la scrittura e se una strada non va ne imbocco subito un’altra.

- Un consiglio che daresti a un emergente alle prime armi.
Se davvero ami la scrittura allora scrivi, nonostante tutto e tutti. Se lo fai solo per passione, per hobby e per altro che sia diverso dall’amore viscerale, allora è meglio non scrivere, ti si ritorcerebbe contro.

NON PERDETE LE ALTRE TAPPE DEL BLOGTOUR!


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